Nato a Napoli nel 1977, Nello è fin da bambino attratto da tutto ciò che aveva a che fare con mammiferi, rettili, uccelli, anfibi etc.
I suoi primi viaggi sono quelli attraverso le righe dell’enciclopedia degli animali di cui è stato un avido lettore. Quelle pagine erano dei voli lontano dal centro abitato in cui viveva e che poi si sono rivelate il volano per i suoi viaggi da adulto.
Appassionato di disegno da adolescente, da ragazzo sperimenta la rappresentazione del mondo animale attraverso un mirino e una pellicola prima, e tramite byte poi.
Trasferitosi al nord per lavoro, inizia a frequentare le alpi e ne resta affascinato a tal punto da diventarne assiduo “ospite”. Il passaggio al digitale coincide con la sua massima produzione fotografica e la sua maturazione artistica. I soggetti preferiti sono i grandi rapaci che veleggiano sopra l’arco alpino, dalla Val d’Aosta fino al Friuli, dei quali ne segue la nidificazione. L’attrezzatura fotografica si adegua a quelli che sono i suoi progetti e quindi lunghi supertele e macchine veloci.
Quando torna nei suoi luoghi d’origine si dedica a raccontare la fauna delle grandi zone umide come la maremma liternina, un luogo sottratto all’incuria e all’abbandono e che oggi rappresenta una delle aree più interessanti dal punto di vista della biodiversità in Italia.
Sposato con due bimbi di 8 e 12 anni, ha trasmesso la sua sensibilità anche ai suoi familiari che spesso lo accompagnano nelle sue avventure in giro per l’Italia, anche loro “armati” di macchina fotografica. Qualche anno fa, dopo aver affrontato una buona fetta del Gran Zebrù, un gipeto adulto ha deciso di regalare a tutti loro un passaggio ravvicinato che è rimasto impresso su tre sensori diversi.
Nel 2019 tre suoi scatti ai grifoni sono stati selezionati ed esposti all’International Vulture Conference in Portogallo.